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Giuseppe Vermiglio (Milano?, 1587 ca-documentato fino al 1635)

Caino e Abele

olio su tela

cm 222 x 148,5

Bibliografia: L’eredità di Caravaggio in Europa. Uno sguardo privato. A cura di Raffaele De Giorgi, Libroco Italia, 2014 pp. 104-105

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Descrizione

Il dipinto raffigurante l’aggressione fratricida di Caino verso Abele, è replica autografa con alcune varianti del Caino e Abele conservato al National Museum of Fine Arts di La Valletta a Malta,  attribuito per similitudini stilistiche a Giuseppe Vermiglio. Già attribuito a Bartolomeo Manfredi da Roberto Longhi (1943), successivamente dato a Orazio Riminaldi da Evelina Borea (1970), da Mina Gregori (1972), a Filippo Vitale da Ferdinando Bologna (1991), fino a che Francesco Frangi (1994) seguito da Massimo Pulini (1996) non lo ha giustamente assegnato agli anni romani del Vermiglio proponendo una datazione intorno al 1620. Identico alla versione maltese nella composizione e nelle scelte cromatiche, tuttavia il dipinto qui analizzato presenta un formato diverso  a causa delle maggiori dimensioni che permettono di dipingere completamente la clava impugnata da Caino nonchè completamente la chioma della quercia. Dell’opera maltese esiste un’altra replica anch’essa autografa (già Milano, Collezione Koelliker) con numerose varianti nel paesaggio e diversa anche questa nelle dimensioni (cm 210x 169). Rispetto alle due versioni di Malta e quello già Koelliker, il presente dipinto ha tratti più marcatamente caravaggeschi, con ombre più decise.

Giuseppe Vermiglio (Milano?, 1587 ca-documentato fino al 1635)

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